Un nuovo video di post-produzione dopo tanto tempo, stavolta è il personaggio di Sheryl Nome da Macross Frontier e la foto è stata scattata in occasione del Lucca Comics & Games del 2013.
La foto è stata scattata durante un pomeriggio piovoso e la luce era molto scarsa e variabile. 1/160 f/2.2 ISO 1000, questi i dati di scatto, e di certo la rumorosità originale dell’immagine non ha aiutato ad ottenere un risultato particolarmente buono. Proprio per questo ho dovuto inevitabilmente sopprimere il rumore portando il valore di riduzione a 30, e di solito non vado oltre 10 o 20. Le premesse non erano favorevoli, se una foto non è fatta bene non è adatta ad una buona post produzione, ma ho voluto tentare ed alla fine credo sia uscito un buon risultato.
Il video
Ho pensato di dividere in due parti il video del processo di post produzione, in tal modo ho potuto rallentare un poco la velocità di esecuzione e fatto in modo che alcuni passaggi siano meno frenetici: mi direte voi se ci sono riuscito.
Guardatelo alla massima qualità possibile ed in full screen, come sempre, per apprezzarne tutti i dettagli.
prima parte
seconda parte
Le tecniche
Nulla di nuovo sotto il sole, le tecniche di post produzione che ho usato sono le stesse che adopero di solito in questo genere di elaborazioni:
Prima parte – Sono partito da Lightroom ed ho creato tre varianti ad esposizione diversa della stessa foto. Le tre varianti sono state posizionate su livelli separati in Photoshop in modo da poterle fondere e ricavare da esse le parti migliori. Uso la variante sottoesposta per recuperare dettagli della pelle, mentre dalla variante sovraesposta recupero dettaglio per gli occhi. Il filtro fluidifica, usato con estrema cautela, senza strafare, è usato spesso per riportare in posizione “normale” alcuni elementi che vengono inevitabilmente spostati o deformati dalla posa o dall’inquadratura.
Creata la base, passo a fare la classica separazione delle frequenze (Frequency separation) per “ripulire” e rendere più omogenea la texture della pelle.
Il Dodge & Burn è il passo successivo indispensabile per dare regolarità di illuminazione alle superfici: è una tecnica potente e consentirebbe anche di fare a meno degli altri strumenti di correzione.
Seconda parte – Dopo il Dodge & Burn passo ad un’altra serie di procedure collaudate, ovvero l’uso di livelli in modalità di fusione COLORE e SATURAZIONE per amalgamare il colore della pelle e la saturazione generale delle parti del soggetto. Il tutto, anche il Dodge & Burn, è sempre controllato mediante l’uso di livelli di regolazione e gruppi di livelli, che consentono di capire dove e quanto agire.
Poi si passa agli occhi e qui per fortuna non c’è stato molto da fare, solo eliminare la dominante azzurra e qualche aberrazione cromatica sull’iride e poi aggiungere una punta di contrasto.
A questo punto le correzioni sono finite e si passa a lievi ritocchi puramente a gusto personale, qualche passata per schiarire o scurire ancora alcune zone e accentuare le ciglia, alcuni filtri per correggere o dare lievi dominanti di colore, un po’ di contrasto locale e la lavorazione è finita.
Prima/Dopo
E ora confrontate il prima con il dopo.
Credits
Il ringraziamento va a Kinoko (potete seguirla su facebook), il soggetto della foto, per aver acconsentito alla pubblicazione del video.
Musiche (prima parte):
Track 1: Dexter Britain – Overcoming Stage Fright
Dexter Britain è un bravissimo compositore Inglese, visitate il suo sito per maggiori informazioni http://dexterbritain.co.uk/.
Lo trovate anche su Youtube e Vimeo, e su Soundcloud potete ascoltare altri suoi lavori molto intressanti.
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